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"Fu quando imparai a specchiarmi nel cielo che appesi sopra il letto della mia stanza il poster di Ronaldo, che sistemai con cura i libri di scuola nella libreria, che piegai la mia roba nei miei cassetti, che iniziai a sentirmi a casa mia. Capii che nessuno di noi era diverso, nessuno era peggiore. Capii che eravamo accomunati dal semplice ma inesorabile fatto di non poter scegliere la propria origine. Specchiandomi nel cielo capii che potevamo però scegliere il nostro futuro...".